16/08/25
21/07/25
29/06/25
radical archives
"Radical Archives is a work in progress and collective digital library dedicated to preserving and disseminating radical, autonomist, situationist, DIY, anarchist, ecologist, feminist, counter-cultural, hacktivist, and cyberpunk documents—primarily in the Italian language. It emerges from the need to safeguard the memory and legacy of those political, cultural, and technological movements that have historically existed at the margins of mainstream discourse, yet have significantly influenced the ways we understand freedom, resistance, and collective imagination.Born from grassroots archival efforts, Radical Archives offers open access to an ever-growing collection of zines, pamphlets, manifestos, posters, flyers, postcards, theoretical texts, newsletters, hypertexts and ephemera—many of which were produced outside institutional frameworks and in defiance of dominant power structures. These materials span from the 1960s to the early 2000s, covering a period marked by intense political conflict, underground publishing, digital experimentation, and alternative cultural production.What unites the collection is a shared ethos of DIY practices, self-organization, couterculture and resistance to authority—whether it’s the militant writings of Situationists, the DIY and xerox aesthetics, the anarchist punk-hardcore zines, the rebel vibes of raggae and hip-pop music, the utopian visions of early ecofeminism, or the cryptic prose of 1990s cyberpunk manifestos. In doing so, Radical Archives not only preserves fragile artifacts of radical history but also acts as a tool for contemporary political and cultural analysis.The library is particularly strong in documenting Italian radicalism, a context historically rich in non-institutional political experimentation—from squatted social centers to pirate radio stations, from underground networks of feminist collectives to early hacktivist interventions in digital spaces. Italy’s history of political insurgence, often erased or misrepresented in mainstream narratives, finds here a digital refuge and a new life.Radical Archives also seeks to transcend nostalgia by highlighting the ongoing relevance of these materials. Many of the struggles reflected in the archive—against capitalism, patriarchy, environmental destruction, surveillance, and state repression—remain painfully urgent today. By making these documents freely available, the project aims not only to preserve a critical past, but to inspire present and future generations of activists, researchers, and artists.All materials are indexed with attention to historical context, language, and publication origin, allowing for both exploratory browsing and targeted research. As part of the broader ecosystem of digital archiving, Radical Archives aligns with the principles of open knowledge, non-commercial distribution, and collective memory-building.In an age of algorithmic forgetting and rapid obsolescence, Radical Archives insists on remembering—and on remembering differently. It offers an insurgent cartography of thought and action: fragmented, subversive, and defiantly alive."
15/03/25
antonio syxty : nz
NZ, o Nuova Zelanda, lavora sull’immaginazione del lettore come una mappa che invece di orientarlo debba felicemente e sensatamente indurlo a perdersi nei frammenti. Del resto già l’incipit del libro dichiara che siamo di fronte a «una collezione (anche catalogo) di frammenti di scrittura (con immagini, illustrazioni, disegni)», dei quali ha fatto nel tempo raccolta “Antonio Syxty”. Le virgolette qui usate sottolineano la natura di azione/esperimento artistico della stessa identità in gioco: parte di una ongoing performance avviata molti anni fa, che prevede che l’autore e artista si presenti cosí pur non essendo quello il suo vero nome.
Ma perché poi “Nuova Zelanda”? Perché rappresenta, rispetto all’Italia, un luogo perfettamente agli antipodi; e, letterariamente, un antidoto forte al mainstream.it contemporaneo.
In effetti il libro attiva o meglio registra una effettiva dislocazione o rilocazione identitaria, in cui chi scrive è in buona sostanza e primariamente un organismo di accumulo, o – come scrive A.S. in un appunto personale – in fondo «l’idea è che una biografia / autoritratto / opera possa creare continue derive di senso e accadimenti. […] Io penso che noi siamo un processo di accumulo», che si esplica in una euforica e delirante dérive e flânerie in grado di intercettare e disporre sulla pagina materiali i piú diversi: mappe, disegni, musiche, fotografie, storie altrui, estratti di notizie. In questo modo, in fondo, non è nemmeno Antonio Syxty (identità artistica) a scrivere: è semmai proprio e principalmente il materiale raccolto, che si precipita in pagina grazie alle virtú di calamita alchemica (altra espressione di A.S.) dell’autore – con o senza virgolette.
Marco Giovenale
12/12/24
27/11/24
fondazione giuliano scabia : due incontri a firenze
20/11/24
a milano : alessandro broggi + michele zaffarano + marco giovenale
A Milano, giovedì 21 novembre, alle ore 18:00
presso il Boccascena Cafè (Teatro Litta, c.so Magenta 24)
Antonio Syxty presenta:
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Negli ultimi vent’anni circa, nel campo delle scritture che non si riconoscono nella categoria di “poesia”, numerosi libri e opere hanno ridefinito il paesaggio letterario, disegnando il profilo di quella che qualcuno definisce appunto “post-poesia”, oppure ricerca letteraria / scrittura di ricerca. (Espressioni con una lunga storia precedente, peraltro).
Si tratta spesso di pagine di ‘prosa in prosa’, che cioè non frequentano le spiagge serene o incrinate dei versi e nemmeno la natura prevedibile del romanzo; semmai giocano con l’impasto dei materiali linguistici e i detriti della stretta contemporaneità, o con i risultati dei motori di ricerca, passando liberamente dai modi del resoconto pseudo-sentimentale e solo apparentemente narrante a forme ironiche o addirittura scanzonate di critica al presente, fino a esperimenti con l’installazione testuale o interventi al confine con l’arte contemporanea (happening, ‘comportamento’, arte concettuale, glitch).
Al BoccascenaCafè del Teatro Litta, giovedì 21 novembre, si presentano grazie ad Antonio Syxty tre voci di questo contesto, tre libri pubblicati dalla casa editrice TIC: “Sì“, di Alessandro Broggi, “Tre movimenti e una stasi”, di Michele Zaffarano, e“Oggettistica”, di Marco Giovenale.
Non è un caso che gli autori siano anche fra i fondatori, nel 2006, del sito https://gammm.org, che più di altri spazi web ha contribuito e contribuisce tutt’ora a tradurre in italiano materiali testuali che (in inglese o in francese) già dagli anni Novanta prefiguravano territori dell’immaginario radicalmente indifferenti alla letteratura di massa e ai suoi rigidi schemi e generi.
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i libri:
Tre movimenti e una stasi – Michele Zaffarano
Oggettistica – Marco Giovenale
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il Boccascena Cafè:
sonde poetiche di radio arte : 21.11.24 : fusco guatteri cava courtois reznikoff
SONDE POETICHE
a cura di Gianluca Codeghini e Andrea Inglese
21 Novembre 2024 ore 6.30, 9.30 pm
N. 1: Poesia & Documento #1 voci e riflessioni di
Florinda Fusco, Mariangela Guatteri, Alessandra Cava, Jean-Patrice Courtois
(e Charles Reznikoff, Angelo Lumelli)
su/ on www.radioarte.it
COSA è / WHAT is
SONDE POETICHE // POETIC SOUND
Con questa nuova piattaforma ci rivolgiamo principalmente a quel non pubblico che non ha nulla da perdere se non la propria curiosità, il proprio desiderio e lo stupore per le parole. Ogni puntata di SONDE POETICHE sarà caratterizzata da suoni con durata a tempo variabile, da parole e rumori intorno a un concetto o a un autore. In questo numero uno evochiamo il rapporto tra poesia e documento attraverso il lavoro di quattro voci contemporanee: Florinda Fusco, Mariangela Guatteri, Alessandra Cava, Jean-Patrice Courtois; parlare di poesia e documento vuol dire evocare anche la figura decisiva di Charles Reznikoff, poeta statunitense che ha costruito due libri di poesia straordinari basati su materiali d’archivio (Testimony e Holocaust). Un breve ricordo è dedicato all’amico poeta Angelo Lumelli, da poco scomparso.
Il numero 0 dedicato ad Alessandro Broggi disponibile sul nostro canale youtube
#00 SondePoetiche con Alessandro Broggi
14/07/24
la collezione digitale sull'arte e la politica in Italia negli anni sessanta e settanta
10/12/23
scritture complesse 2023 - certosa di parma
11/10/23
il blog di "esiste la ricerca"
ideato e curato da Antonio Syxty, Michele Zaffarano e Marco Giovenale
: mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca
"Al terzo incontro di Esiste la ricerca (uno a Roma 2022, due a Milano 2023) abbiamo pensato che un alleato laterale e insieme centrale ci volesse: qualcosa come un cavallo sulla scacchiera, capace di scartare di lato senza possibilmente cadere. In poche parole un blog, uno “spazio in rete”... [continua a leggere]
15/09/23
andrea inglese : il rumore è il messaggio


26/07/23
20/02/23
marco giovenale : asemics. senso senza significato (ikonalíber)
25/08/20
Roma, 29 agosto, la scatola sonora di GAMMM, prima installazione
dal post originario: slowforward.net/2020/08/24/roma-29-agosto-la-scatola-sonora-di-gammm-prima-installazione/
"A Roma, nel contesto del festival Di là dal fiume* (III edizione, 2020, eventi a ingresso gratuito dal 23 agosto al 6 settembre), il Teatroinscatola, in collaborazione con GAMMM, propone – fra altre iniziative – una SCATOLA SONORA fatta di materiali testuali registrati, che vengono mandati in loop, per due pomeriggi/sere, due sabati consecutivi, il 29 agosto e il 5 settembre, dalle 18 alle 23 circa, al centro di piazza Sonnino, a Trastevere, davanti al cinema Reale. L’installazione, attraverso un meccanismo particolare, ‘vampirizza’ & trasforma un’edicola turistica (dismessa) del Comune in un vero e proprio amplificatore, felicemente vibrante per gli audio di alcuni autori di scritture di ricerca, legati al sito gammm.org. Autori che – in particolare – abbiano pubblicato propri materiali sul sito oppure nella rubrica ‘gammmatica’, all’interno della rivista “l’immaginazione”.
IL PRIMO SABATO, 29 agosto, include materiali sonori di (in ordine di apparizione): Mariangela Guatteri, Manuel Micaletto, Gherardo Bortolotti, Luca Zanini, Eva Macali e Aimèe Portioli, Vincenzo Ostuni, Renata Morresi, Mario Corticelli, Andrea Inglese, Alberto D’Amico, Alessandro Broggi e Gianluca Codeghini, Jennifer Scappettone, Claudio Salvi, Giulia Felderer, Fabio Lapiana, Silvia Tripodi, Isacco Boldini, Christophe Tarkos (letto da M.Zaffarano), Giorgia Romagnoli, Niccolò Furri, Michele Zaffarano.
La natura puramente installativa dell’operazione è sottolineata dall’assenza, come detto, di reading classici, lettori presenti, azione performativa, retorica ossia spettacolo del poetese o dell’anti-poetese: qui semmai si capovolge, di fatto, la centralità e interezza del corpo e dell’ego dell’autore, facendo emergere ma non esplodere quell’altro scandaloso lato o margine e comunque frammento di fisicità (o alterità) che è la voce, in questo caso integralmente scoperta, sola e quasi senza origine, a servizio del testo come flusso verbale, in uno stato che di fatto non è più la solida griglia tipografica della pagina, ma nemmeno una pura liquidità, una captatio di ritmi e richiami facili allo spettatore. Lo spettatore può essere distratto, nessuno gliene fa una colpa.
https://facebook.com/events/s/roma-29-agosto-la-scatola-sono/3403571609664330/