un inno agli dei esteriori, almeno quelli: sfila un burroughs da dietro si gonfia bello sta qui, come a finire l'opera, la natura lo dà in scritture in carceri in costantinopoli decolorate, più giù andromede incatenate ai venti, alle onde, ancora più giù il nascondimento mobile d'un achille fintissimo, momentaneamente integro. per questo non si sta mai contemporanei a quel che c'è, a proposito, che c'è?