19/01/12

Ditlinde Persefone Mendez: The fortune of the warrior




intenso carteggio e successiva frequentazione in situazioni di contrabbando, presto gli aneliti divennero altri e restò poco da carteggiar, algidi loculi di importante polo vicino all’arsenale dove fu schiaffato il giovane winston, ritorno sull’isola nel sordido quadro di programmi catturati da noti prosseneti in rappresentanza delle loro maestadi che nel frattempo transitavano in esotici postriboli o svendevano mobili museali, sfarzi europei catapultavano in rutilanti settori accanto a fornitori di vini sudafricani, padiglioni insediati tra pascoli di angeliche pecorelle, in una locanda non distante giungeva a brandelli l’esperto di catari forse con volo a pedali redarguito da torvi osti e cani mordaci, tra orpelli oceanografici, fiere impagliate e imponente argenteria, catramose bevande o funebri pietanze, attraversamento dell’esagono su un catorcio e approdo al cospetto di candide scogliere del mito fondatore, circuito più potente del mezcal ma con poco scintillanti sbocchi, concerti metal ispirati al petrarca e sguaiato certamen di vari esemplari che travestiti da scoto eriugena o alberto magno sfidavano lo spazio sonoro, fiacche tenzoni riaccesero gli astanti, locuzioni irreperibili o personaggi sconosciuti da quelle parti alimentarono effusioni di letizia dispiegando principi immateriali, il novelliere sfuggito a grezzi precetti si prestava alla laida bisogna nello sguincio ambiente interattivo, commemorare l’umanista tra allievi storditi e politici irrequieti, contorto incedere di indigeste rappresentazioni dei secoli bui nell'immaginario collettivo, meridiane occhieggianti da fatiscenti palagi, piante velenose, memorie di attempate grafomani in saraceniche valli, scisto viola e giunte manigolde, alticci trappisti evasi in tempo utile, la progressiva estinzione e l’immotivato insediamento fuori dall’europa e da ogni principio di realtà, la mitologica consistenza si esaurì ché la struttura stava cambiando e gli stolti si imbaldanzivano, liquefatte le euritmie si dilatavano i varchi e una fatale serie di accidenti