11/07/12

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questa prosa breve,in cui si discorre sommariamente dell'opera di Roberto Cavallera,è dedicata all'anima delicata e generosa di Lisa Reviglio,che all'incirca ieri ha lasciato questo mondo,lacrime senza fine,possa riposare in pace



A leggere Musil lo scrittore si interessa solamente dell'aspetto spettrale dell'accadere e lo trascrive,così per Roberto Cavallera,produttore e ricombinatore instancabile di testi,poetici gli esordi,di prosatore in prosa l'attualità,all'insegna di un troubar clous (sarà stato Marco Giovenale ad averlo segnalato) che muove in tutte le direzioni una testualità ad oltranza,non concetti ma testi,per lo più on webe,per motivi precisi sebbene ignorati dai più;eccezion fatta per la sua salomè devocalizzata e consonantizzata proposta da Lavieri,tributo a Flaubert,Oscar Wilde e Carmelo Bene,epitome dell'opera ininterrotta ed inaggirabile del medesimo(suggeriva Ida Isoardi),ma di quello cineasta con tasnto di Donyale Luna,anche se lo scittore tiene a mente le movenze ieratiche di Grace Kelly;compostxt prendeva invece le mosse da un testo Di Jacques Derrida,+R al di sopre del mercato ,e questo la dice assai lunga anzi più che altro interminabile,l'opera blog chiamata united automations sono le sue mille e una notte ritrovate a Saragozza o forse a Borgo San Dalmazzo,riferimento  che non lo intriga neppure tanto,poi come dissa l'amico Marco Corona a fare i critici pensino altri,questa qui è un'altra cosa,l'engma appunto d'essere sè e tutt'altro